Terminata la fase di emergenza della pandemia da Covid-19, gli osservatori del settore riprendono a valutare il posizionamento dei brand pharma e biotecnologici.
Brand Finance – la più accreditata brand valuation consultancy – ha recentemente pubblicato il suo report annuale che classifica i marchi di prodotti farmaceutici, dispositivi medici e servizi sanitari in termini di valore, forza, sostenibilità e velocità di crescita.
Per il quinto anno consecutivo, Johnson & Johnson si conferma il brand farmaceutico più valutato al mondo, nonostante una diminuzione del 5%, in linea con il calo del 2% dell’intero settore. Anche la “forza” della big pharma USA – misurata su investimenti di marketing, rapporto con gli stakeholder e performance di business – è diminuita del 3%.
Tra le aziende in crescita spiccano la biotech australiana CSL e la danese Novo Nordisk, entrambe con un incremento del valore nell’ultimo anno superiore al 30%.
L’ascesa di Novo Nordisk è legata al successo dei farmaci Ozempic e Wegovy, nonostante le criticità legate alle forniture e alla recentissima indagine dell’EMA.
La crescita del valore di CSL è stata invece trainata dal suo portafoglio di immunoglobuline, dall’acquisizione di Vifor Pharma per quasi 12 miliardi di dollari e dal lancio di Hemgenix, una terapia genica per l’emofilia B, che viene venduta a un prezzo di 3,5 milioni di dollari.
Brand Finance ha anche valutato la percezione della sostenibilità dei brand. In questa categoria, Johnson & Johnson ha ottenuto il punteggio più alto, mentre GSK è stata giudicata come l’azienda più sostenibile.
Al di fuori del settore pharma, quello di Medtronic si è confermato per il terzo anno consecutivo come il brand di dispositivi medici con maggior valore, mentre Philips è stato riconosciuto come il più forte e Siemens Health come quello in più rapida crescita, con un aumento del 28% rispetto all’anno precedente.
